Momenti

Le nuvole si spostano, prendono il vento, seguono le correnti del cielo come vele gonfie d’acqua.
Prima le vedevamo dalla vetrata, ora non le scorgiamo più, sono già sulle nostre teste…
le rondini volano basse, lasciano il cielo libero al passaggio delle nubi…
si aprono sprazzi di luce, il tempo è mutevole, gli spazi di richiudono.
Le strane figure che ci sovrastano, fluiscono, zanne come scalpellii le plasmano…
il vento fischia e ulula, come un lupo pastore le aggredisce e le trascina oltre l’orizzonte…
dove le nuvole si tuffano nel mare.

Nuvole in movimento di Luca Piccinato

Nùbilo

“L’uomo in fondo non è che il totale delle proprie esperienze e nell’esperiena metto anche l’affinamento della propria sensibilità. Quindi un paesaggio, già conosciuto ed esplorato, improvvisamente e miracolosamente si dilata.” [cit.Walter Bonatti]

Scatti

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Cogliere gli attimi trascorsi a stretto contatto con gli elementi della natura significa entrare in sintonia con se stessi. I rapporti umani e quelli con gli amici che ci accompagnano lungo il nostro cammino si ampliano, come le nostre percezioni.

« Laudato sie, mi’ Signore, cum tucte le tue creature, spetialmente messor lo frate sole, lo qual è iorno, et allumini noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore, de te, Altissimo, porta significatione.

Laudato si’, mi’ Signore, per sora luna e le stelle, in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale a le tue creature dài sustentamento.
Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate focu, per lo quale ennallumini la nocte, et ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.»

Cantico di Frate Sole, Francesco D’Assisi.

Momenti

Quando lo sguardo si perde sui picchi attorniati da nembocumoli, allora ci si chiede quanto importante sia il ruolo del tempo. L’attesa, in fotografia, è generatrice di verità. Roland Barthes diceva: “la fotografia è indifferente a qualsiasi espediente: essa non inventa; essa è l’autentificazione stessa; i rari artifici che essa consente non sono probatori: al contrario, sono dei trucchi; la fotografia è elaborata solo quando bara essendo tendenziosa, può mentire nel senso della cosa ma mai sulla sua esistenza”.

Richiami

La vita si raggela nelle emulsioni fotografiche, ferma il suo flusso, e ci permette di vedere meglio l’essenza delle cose e delle persone. O di non vederla affatto. La realtà della fotografia diventa astratta, inafferrabile, man mano che la si rende sempre più ravvicinata, sempre più grande. La contraddizione fotografica sta nel fatto che ingrandire significa rendere più inafferrabili le cose, avvicinare vuol dire renderle meno definibili. (Roberto Cotroneo, Lo sguardo rovesciato, 2015)

 

 

(O)maggio

«La solitudine non è vivere da soli, la solitudine è il non essere capaci di fare compagnia a qualcuno o a qualcosa che sta dentro di noi, la solitudine non è un albero in mezzo a una pianura dove ci sia solo lui, è la distanza tra la linfa profonda e la corteccia, tra la foglia e la radice». Josè Saramago

Anima

La Terra è un corpo vivo e vitale. Roccia, sabbia, lava. Ghiaccio, acqua, vapore incandescente. Roccia mescolata alla lava, mescolata all’acqua. Lava che diviene roccia, acqua che diviene fango. Tutto è scindibile, ma al tempo stesso mescolato. Il nostro pianeta è uomo e donna contemporaneamente. E’ figlio e genitore, scolaro e maestro.

Sopratutto la Terra è anima, che si manifesta nella profonda, remota notte. Perchè questa energia condensa dalla viscere del corpo celeste quando gli esseri umani, o per lo meno la maggior parte di essi, riposano. Non vuole mescolare la propria danza multiforme con le effimere angosce della loro caduca esistenza. […]

La metamorfosi del tarassaco di Marco Brugnoli

Congedo

L’ultimo fugace sguardo alla neve che si scioglie con l’arrivo del sole primaverile. La stagione invernale volge al termine: è il momento di abbracciare i prati, rigogliosi di fiori e api. Allons, mes amis.

Assolo

Uomini, animali e vegetali riempiono un mondo con le loro abitudini, pregi e difetti.

“Il mondo del ragno non è lo stesso di quello della tigre o di quello dell’uomo” (cit. J.Ortega y Gasset). Con il progredire dell’essere vivente si modifica anche ciò che lo circonda e, soprattutto, cambia in lui la prospettiva delle cose. Nella unicità permangono, però, quelle energie necessarie per attrarre e rigenerare nuove idee ed armonie.

 

L’attesa

Quando il tempo si dilata per raccogliere dei momenti, costruiti su sconfinati paesaggi innevati, l’attesa diviene una continua sorpresa e il cambiamento di scenario una incommesurabile emozione.

Il bianco che ammalia

Quando i versanti delle montagne, empi di soffici e bianchi fiocchi, si presentano allo sguardo umano è doveroso ringraziare il Creato per cotanta bellezza. Non rimane che discenderli tracciando spumose serpentine e bagnandosi il volto con gocce, di un cristallo ghiacciato.

Variazioni

Digressione

Trovarsi innanzi all’immensità di un cielo così variegato e colorato ci induce a ripercorrere strade già fatte in previsione di prenderne altre, magari parallele o anche contrarie. Importante è porsi un obiettivo per poi rivederlo, rigirarlo e rovesciarlo per trovarne le variabili, le più disparate.

Tempo in volo

Digressione

Il tempo scivola tra i granelli di una clessidra, infermabile. Lasciare che lo sguardo voli oltre l’effimera linea di un confine precostituito, ci spinge ad osare e stringere le corde di un’ esistenza, instabile e friabile.

Un nuovo anno per una nuova ricerca, interminabile.